Esiste una modalità efficace di comunicare?

Generalmente le nostre interazioni comunicative sono influenzate dagli stati d’animo e dalle emozioni che vi fanno da sfondo, finendo inevitabilmente per influenzarsi vicendevolmente.

Esistono però modalità comunicative che veicolano in maniera più chiara i nostri messaggi, e sono definite modalità assertive di comunicazione.

Cosa è l’assertività?

L’assertività può essere definita come la capacità di un individuo di comunicare in maniera chiara e funzionale, difendendo il proprio punto di vista senza prevaricare quello altrui, esprimendo in modo pacato, con sincerità e disinvoltura, la propria opinione ed i propri sentimenti.

Una persona che comunica con assertività è una persona che mostra rispetto per i propri e per gli altrui bisogni ed opinioni, che considera che quanto afferma sia il suo personale punto di vista, che è importante ma che potrebbe non collimare con quello dell’altro.

Le modalità di comunicazione assertive implicano un’esposizione pacata, lineare ma anche sicura di quanto si intende dire, tenendo bene a mente quale è l’obiettivo finale della discussione.

L’assertività risente delle modalità cognitive e verbali che accompagnano la comunicazione, e allo stesso tempo le influenza, in un modus circolare.

Una persona che impara a comunicare in maniera sicura sarà pertanto inevitabilmente più sicuro di sé nelle interazioni successive.

Una comunicazione assertiva implica alcuni parametri fondamentali:

  • Avere bene a mente cosa si intende dire;
  • Ritenere la propria opinione valida e degna di essere difesa;
  • Usare un tono di voce pacato e rispettare i turni di comunicazione;
  • Comprendere le caratteristiche dell’interlocutore, tenendo a mente che è una persona diversa da noi, con un punto di vista proprio, e modulare il proprio linguaggio anche in virtù di ciò;
  • Usare un linguaggio chiaro ed espressioni comprensibili;
  • Soggettivare le proprie emozioni, utilizzando espressioni come “Io ritengo”, “Io penso che”, “Questa cosa mi fa sentire/stare/…”;

Da una comunicazione assertiva non si esce “vittoriosi sull’altro” o “perdenti”, ma è impostata secondo un rapporto Win-Win. Entrambi “vincono” poiché il senso è quello di aver comunicato un messaggio in maniera corretta e che l’altro lo abbia compreso. In questo senso, entrambi hanno raggiunto l’obiettivo: hanno comunicato.

Alla modalità di comunicazione assertiva si contrappongono modalità comunicative disfunzionali come quelle passive, aggressive o passivo aggressive.

Come sviluppare l’assertività?

Generalmente possono essere molte le ragioni alla base del fallimento delle nostre comunicazioni: incapacità di assumere il punto di vista dell’altro, emozioni esplosive che ci impediscono di modulare le nostre espressioni verbali, modalità verbali troppo aggressive o troppo passive, paura di non essere compresi, accettati o amati se riveliamo ciò che davvero siamo o pensiamo.

Un buon percorso di counseling psicologico aiuta ad:

  • analizzare questi processi cognitivi e verbali;
  • individuare le emozioni che interferiscono con la comunicazione e modularle, consentendo di verificare in che punto si “inceppa” questo meccanismo;
  • effettuare un corretto training comunicativo, identificando quali sono le parole, le espressioni e le modalità comunicative verbali e non verbali più funzionali per esprimere ciò che sentiamo, in ogni ambito significativo della nostra quotidianità.